24 feb 2012

Virtual Chic... Real Shock!!



Nel mare di internet non si può fare a meno di approdare ad alcuni dei più  grandi porti sicuri, i social network. Ci sentiamo moderni quando retweettiamo news, clicchiamo su "mi piace" sulle pagine più assurde e impensate, pinniamo la foto del nostro ultimo acquisto. E finchè la barca và e scivola su questo mondo parallelo, dove tutti siamo omologati da un layout e ci distinguiamo solo grazie al nome di battesimo (beh, l'omonimia non è poi troppo rara) e alla photo profile (con annessa competizione latente su "chi ce l'ha più particolare"). Una modernità liquida dove ci piace annegare e perderci nel labirinto di pagine, link, click, pin, tweet, bit...


Unica forma di comunicazione (per molti di interazione, neanche avessero perso il verbo) è affermare che qualcosa ci piace... oppure no, riducendo arte, recensioni, creazioni, video, musica, politica al concetto semplicistico di "bello" o "brutto". Resta il punto di domanda sull'utilità di avere tutti questi profili se li si utilizza solo per postare link e foto. Soprattutto se non si ha nulla da dire.

Uno spiraglio di luce sembra provenire dai blog, che da bravi diari, invogliano all'esternazione delle proprie idee e dei propri pensieri, per chi ha la fortuna di produrne.

Per fortuna le appassionate di moda ne hanno di materiale con cui riempirsi gli occhi. Di ragazze inguainate nei loro leggins colorati o pronte a scalare la vetta dei 15 cm, posando davanti alla macchina fotografica (per lo più quella in dotazione dei cellulari) ne è pieno il web! Lecito "sfogliare" le numerose pagine, ma siate caute. Facile imbattersi in falsi miti che lanciano messaggi sbagliati.

Prendere spunti per il nostro look dalle riviste, dalle vetrine, dalle sfilate, per strada, o anche dai blog, va bene se riuscirete a mantenere un ottica critica e autocritica (e noi donne non siamo solite risparmiarci). Ricordate che quello che appare strepitoso sugli altri, su di noi potrebbe risultare un vero e autentico disastro. Rendendovi consapevoli disastri vaganti. Ricercare sempre uno stile personale (e ciò non esclude la sperimentazione), scegliendo i vostri capi in base al vostro corpo, ai vostri gusti e alle vostre esigenze. Dopotutto anche la vostra immagine, fatta di trucco, parrucco e abbigliamento sono una importante fonte di comunicazione (ad esempio riflettete sull'effetto che vi fa incontrare una persona con i capelli visibilmente unti...lo so, solo la parola vi fa rabbrividire...).

La prima regola è sentirsi bene negli abiti che si indossano, no alle repliche. Potranno anche esistere delle vostre omonime, ma voi siete voi... inimitabili!





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